Lettera aperta agli autori di “I colori dell’amore”
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Si al matrimonio anche senza conversione
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Un po’ di tempo fa mi scrisse una donna che aveva conosciuto un musulmano durante una vacanza e quasi da subito si era perdutamente innamorata di Lui. Aveva iniziato a fare su e giù tra l’Italia e l’Africa e dopo il solito iter burocratico, lui finalmente era riuscito ad arrivare in Italia. Ma quello non fu il punto di arrivo ma di partenza perché iniziarono tutta una serie problemi e dubbi ..

Una volta ho letto che “l’amore nero non è per tutte”. Alcune donne Italiane scelgono di avere un partner africano e posso affermare che ci sono due catogorie di donne. Ho visto donne innamorarsi di africani malintenzionati e stupidi, ho visto donne cercare la realizzazione personale scegliendo un amore difficile e controcorrente, ho visto donne italiane africanizzarsi restando tristemente e inconsapevolmente troppo italiane, ho visto veli musulmani indossati senza convinzione e cognizione, ho visto la soddisfazione nell’affermare di aver cambiato religione senza aver mai conosciuto la propria. Ho visto donne piangere. Ho visto amori senza amore. Ho visto il dolore, la delusione, le accuse verso qualcuno che non ha saputo dare un amore e una vita che l’altro non ha saputo chiedere. La confusione tra passione e amore, fedeltà e libertà. Ho sentito l’amaro quando la fine di una storia è stata riassunta come incompatibilità culturale e religiosa. Ho visto donne avere come unico interesse gli interessi dell’altro. Ho visto donne vuote riempirsi della cultura del compagno. Ho ascoltato l’amore per una terra difficile come l’Africa, un amore incondizionato perciò inutile, sterile e destinato a morire. La passione di un attimo non è sinonimo di amore e dedizione. C’è una grande differenza tra quelle donne che amano l’Africa e gli africani per sfidare il mondo e quelle che li amano inconsapevoli di doverlo sfidare quel mondo. Può sembrare brutale ma sento di poter affermare che non tutte le donne possono permettersi di innamorarsi di un africano, davvero. Fino in fondo.

Così in queste settimane, ho avuto spesso modo di rivedere le coppie proposte da Real Time nei “colori dell’amore”.Io per prima non ho nascosto di essere abbastanza delusa dal modo in cui queste coppie fossero state rappresentate nel senso che al di là del lato puramente superficiale mi sembrava totalmente privo di contenuti.

In realtà poi riflettendo la mia attenzione è ricaduta ancora una volta su una coppia, quella di Marzia e il marito Senegalese, che apparentemente venivano rappresentati solo nel loro aspetto più superficiale. Marzia è una donna Milanese che conosce il marito già a Milano. Non hanno difficoltà burocratiche o famiglie che in qualche modo li ostacolino e in più abitano in una città come Milano dove è davvero difficile trovare qualcuno che ti giudichi come invece magari possiamo trovarlo in un centro più piccolo…. Così Marzia mi ha fatto riflettere su un aspetto che avevo dato per scontato: sull’altro lato della medaglia.

Essere una coppia mista ed esserlo con un marito musulmano in questo momento non è semplice. Ma probabilmente Lei è l’eccezione, Mi spiego. Spesso ci siamo occupati di donne che in qualche modo avevano realtà difficili con mariti musulmani: ma Marzia cerca di “far filare tutto liscio”. Va bene forse dalla Trasmissione potrebbe venir fuori una bella ragazza Milanese che vuol dare l’impressione di avere una vita di coppia perfetta però Rifletteteci è l’eccezione che da la speranza a tutte le donne Italiane che mi scrivono e mi chiedono se possono fidarsi dei loro uomini o se un giorno scapperanno via con loro i figli o se verranno picchiate e maltrattate.

Marzia, dal suo canto, cerca di avere una quotidianità con suo marito come tutte le coppie normali. Acquisisce i lati culturali di suo marito senza lasciarsi andare del tutto: gira in hot pants e il marito non fa una piega. Il messaggio che è arrivato a noi a casa, e Marzia non me ne vorrà, è quello di una snob che vuole far vedere di avere un marito africano. Ma è un messaggio sbagliato.

Io credo che lei abbia voluto solo descrivere se stessa nella sua quotidianità: una donna che ama sua marito e ne rispetta la cultura. E il marito fa lo stesso con lei.

E questa donna, che ringrazio per avermi dedicato il suo tempo, mi conferma che “l’amore nero non è per tutte”. Non possiamo sposare un africano e non rispettare la sua cultura o dimenticare la nostra italiana. Io credo che come in tutte le cose ci voglia il giusto mezzo: e in questo caso è il Rispetto. E’ da stupidi pensare che lui o lei potrà diventare italiano/a: non sarebbe giusto.

Di solito alle mails rispondo sempre di cercare di instaurare un rapporto alla pari e un dialogo che possa permettere alle persone di conoscersi in profondità… e di andare al di là delle apparenze e apprezzare la felicità di una coppia che non può essere altro che di esempio per altre.

Grazie Marzia di aver condiviso la tua storia.

Mela

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