Storia dell’amore che va oltre le barriere del colore
Ho appena finito di leggere lo splendido romanzo Wench di Dolen Perkins-Valdez. Racconta una parte molto vera della storia americana, spesso dimenticata: gli amori tra gli uomini bianchi e le loro schiave. È un libro molto forte, reso ancora più toccante dal fatto che sebbene i personaggi siano inventati, le loro tragiche esperienze non lo sono.
Essendo una nera sposata con un bianco, leggendo Wench, non ho potuto fare a meno di sentirmi vicina a queste donne. Ovviamente io amo mio marito, e il fatto che lui sia spagnolo e non americano mi ha aiutato a mantenere una certe distanza dal romanzo, ma mentirei se dicessi che il libro non mi ha messo a disagio.
Negli Stati Uniti, lo sanno tutti, le relazioni tra neri e bianchi hanno sempre portato polemiche. Ma non ho mai dovuto affrontare molte critiche per la scelta del mio sposo. Escludendo un paio di estranei che qualche anno fa fecero per strada dei commenti sprezzanti, non ricordo reazioni negative da parte né di neri né di bianchi alla nostra relazione interrazziale.
Tuttavia leggendo Wench, che narra di come i bianchi sfruttassero la loro posizione privilegiata per aggredire e trattare in modo brutale donne nere, ho incominciato a simpatizzare con quelle persone di colore che non vedono di buon occhio le relazioni interrazziali, perché le considerano un affronto ai nostri antenati.
D’altro canto, un libro come Wench dimostra che l’attrazione e l’affetto genuino tra bianchi e neri siano sempre esistiti. Nonostante gli sforzi di chi cercasse di disumanizzare i neri con la schiavitù, l’umanità e la bellezza ne uscivano vincitrici. In altre parole, da sempre bianchi e neri si innamorano gli uni degli altri.
Una volta correggevo chi considerava mio marito semplicemente bianco. “È spagnolo”, sottolineavo, non volevo si pensasse che avessi dimenticato i miei antenati, che in quel modo tradissi la loro memoria. Ma ora so che forse alcuni di loro amarono dei bianchi, o degli asiatici, o dei nativi americani, o dei latini. Amiamo chi vogliamo. E mi ritengo fortunata che al giorno d’oggi non esistano leggi che si immischino nell’amore.