Christiane Blanchet e Dario Arlunno
LEI. 48 anni, genitori nordvietnamiti profughi a Parigi, dov’è nata. Gira il Vietnam per scoprire le sue radici e, con Dario, apre a Milano il ristorante “Vietnam mon amour” (vietnamonamour.com).
LUI. 55 anni, piemontese, lavorava nella farmaceutica. Ha viaggiato con lei in Vietnam, e insieme hanno iniziato una nuova avventura.
L’incontro. Nell’89, in un tempio buddhista a Milano. «Lui era indeciso, come tutti gli uomini, ma io non gli ho concesso molto tempo». «E io ho visto in lei una forza di carattere non comune».
Ti presento i miei. «Sua madre pensava avessi la tubercolosi tanto ero magra» ride Christiane. «Con la mia, che gli altri generi e nuore chiamano ancora “Madame Blanchet” dandole del lei, Dario è arrivato e l’ha subito abbracciata, baciata e chiamata mammà. Temevo partisse uno schiaffo, invece se n’è innamorata all’istante».
Lei dice di lui. «Ha un modo di comunicare con le donne che ho sempre trovato affascinante».
Lui dice di lei. «Parigina doc. Un po’ carabiniere, anche».
Il matrimonio. Nell’89 a Parigi, in Comune, e poi nel Novarese, dalla famiglia di lui. «Attraversando le risaie, dopo 40 anni i genitori di Christiane hanno visto lo stesso paesaggio del Vietnam. Emozionante». Hanno una figlia di 20 anni e un figlio di 14.