Mahroo Irani e Jonathan Masci
LEI. 26 anni, iraniana di Teheran, nel 2007 sceglie Firenze per studiare design. Ama il suo Paese e spera di avere delle opportunità professionali per poterci tornare, un giorno, con Jonathan.
LUI. 26 anni, umbro, laureato in informatica a Pisa, vive a Firenze e segue un dottorato a Lugano e fotografa per passione.
L’incontro. Lui faceva il pendolare da Perugia a Pisa, e alla stazione di Firenze è capitato accanto a lei, su una panchina. «Avevamo entrambi la macchina fotografica e ci siamo messi a parlare». Per due mesi tengono segreto il loro amore, vogliono esserne certi. Da un anno vivono insieme.
Ti presento i miei. «La sua famiglia non mi ha mai associata all’Islam radicale» assicura Mahroo «né chiesto del velo». I suoi genitori sono venuti in Italia per conoscere Jonathan: «Non mi hanno posto nessuna domanda “all’italiana” sulla mia posizione sociale o su quanto guadagno».
Lei dice di lui. «Non è chiuso come i ragazzi iraniani: con lui parlo liberamente di tutto, posso essere davvero me stessa».
Lui dice di lei. «Ha aperto i miei orizzonti. Non è suscettibile come le ragazze italiane, di diverte con poco, spende più soldi di me. Ha il calore di una donna del Sud Italia e la riservatezza di una del Nord».
Il matrimonio. È presto, ma probabilmente sarà in Comune, per via delle diverse religioni.