Gentili Signori, risiedo in Marocco da 11 anni, ho due società, siamo conosciuti e stimati nella nostra città, ma da quando sono qui ho sempre incontrato ostacoli grazie alle autorità italiane, istituzioni e associazioni , dalla camera di commercio che invia a casa mia un pittore alla ricerca di affari (che in seguito mi minaccerà telefonicamente ), agli impedimenti per quanto riguarda i visti per mio marito, alle mancate informazioni per aprire una società etc, etc etc. Questo è un paese difficile di per sé da vivere soprattutto per una donna , già ho a che fare con la burocrazia e le problematiche del Marocco, in più ci si mettono anche gli italiani con il loro ostruzionismo. Forse do fastidio perché dopo anni di sacrificio , lavorando onestamente siamo riusciti ad avere una posizione che loro hanno invece ottenuto rubando oppure sfruttando i privilegi accordati dai loro amici? Era il lontano 1996 quando mi sono trasferita all’estero, non vedevo possibilità per il mio futuro in Italia ed ho deciso di sfidare le mie paure e tentare la fortuna in un altro paese. Quasi subito ho incontrato mio marito (il mio grande amore ancora adesso), all’inizio non è stato facile partire con un’ attività e pochi soldi , ci siamo rimboccati le maniche , prestito in banca, frigo vuoto, piccola casa in affitto, fino a quando la società non ha cominciato a dare i suoi piccoli frutti. Nel frattempo ho avuto il permesso di soggiorno dalle autorità locali, la nostra relazione continuava felicemente ed un bel giorno abbiamo deciso di sposarci. Prendiamo appuntamento al Consolato per informazioni (nota 250 km ogni volta per farsi trattare a pesci in faccia), ci accomodiamo in ufficio ,vengo attaccata immediatamente dal console, pseudo-vice, non sò che mi comunica la mia situazione d’illegalità per l’Italia perché non iscritta all’AIRE e residente nel paese d’accoglienza già da un po’ di tempo. Rispondo che non ero a conoscenza di questa Aire perché nessuno mai mi aveva messo al corrente e comunque ero disponibile ad iscrivermi come poi ho fatto. Superato questo primo ostacolo passiamo ai fatti , ci scusi : “noi siamo venuti qui per chiedere informazioni perché vorremmo sposarci” . Risposta del personaggi: “eccone un’altra arrivata in questo paese a cercare guai, ma perché non ve ne state a casa vostra invece di venire qui a cercare problemi?”
Indicando mio marito: “e lei si può scordare il visto, non le diamo un bel niente!” Rispondo che ci interessa solo sapere la procedura ed i documenti da presentare per il matrimonio.
Precisazione : Abbiamo cominciato le pratiche di matrimonio (pubblicazioni scadute, documenti da rifare, appuntamenti a vuoto, moduli da compilare sbagliati) e nel frattempo è nato nostro figlio.
Finalmente riusciamo a sposarci senza poter decidere la data del matrimonio ed avere la possibilità di comunicarlo alla mia famiglia (Sono loro che danno l’ok quando i documenti sono pronti) a questo punto andava bene qualsiasi giorno, ancora oggi dopo nove anni non siamo andati in viaggio di nozze, avevo sognato il mio matrimonio festeggiato con una bella festa insieme ai parenti e invece ho indossato il vestito più elegante che avevo e nel giro di mezz’ora la cerimonia si è consumata nell’appartamento dove vivevamo con il bebè “abusivo “ nascosto nella nostra camera addormentato dopo un’ abbondante poppata. Il primo visto mio marito l’ha richiesto dopo circa 5 anni di matrimonio, io andavo e venivo dall’Italia in visita alla famiglia mentre lui faceva sacrifici per noi e si occupava della società qui. La voce del console, vice, pseudo, non so che diceva: suo marito un visto non lo avrà mai!” riecheggiava nelle nostre orecchie. (perché? fare 250 km fino al Consolato per farsi prendere a pesci in faccia, ci vuole un limite anche al masochismo), quindi ci dirigiamo al Vice Consolato Italiano qui sul posto, dalla segretaria sul pisello come la chiamo io per chiedere informazioni, questa Signora ha tre caratteristiche particolari : Non sa mai nulla , spesso e volentieri rifila i moduli sbagliati, in ufficio non c’è quasi mai..
Signora ci scusi, volevamo sapere quale è la documentazione che serve per richiedere un visto : a guardi servono un sacco di documenti, bisogna aspettare molto, le consiglio di fare come fanno tutti gli italiani qui con coniuge straniero, lo faccio anche io per mio marito, noi ci rivolgiamo dai francesi. Dai Francesi? I francesi svolgono il lavoro che dovrebbero fare gli italiani!
Seguiamo il consiglio al volo, non vale la pena spendere soldi,tempo, denaro, per fare 250 km ed essere presi in giro.
Nota Importante: il visto Schengen è uguale per tutti i paesi della comunità Europea , sulla base della nostra esperienza solo gli italiani fanno differenze.
Di corsa a prendere un appuntamento fissato per il giorno dopo presso il Consolato Francese sul posto, una giornata di tempo per recuperare i documenti, la mattina seguente ci presentiamo: non c’è nessuna fila,davanti al Consolato Italiano ogni giorno ci sono migliaia di persone ,veniamo accolti gentilmente , ci fanno accomodare in un atrio all’aperto con copertura in pergola e udite udite è il caso di dire , veniamo avvolti da musica classica mentre terminiamo di compilare i moduli comodamente seduti, altro che maltrattamenti italiani.Arriva il nostro turno , depositiamo i documenti ( foto, certificato di matrimonio, conto personale degli ultimi 3 mesi di mio marito, registro di commercio , prenotazione hotel,documenti che ci vengono restituiti) paghiamo una piccola somma , ma appena la segreteria si accorge che mio marito è sposato con una cittadina della comunità europea ci restituisce i soldi, vi rendete conto, il servizio è gratuito. Dossier depositato la mattina, passaporto ritirato al pomeriggio con visto Schengen pronto categoria: famiglia/UE EEE validità 3 mesi.
Il secondo visto preso dai francesi, ma andava bene anche quello degli spagnoli.
Passa un po’ di tempo, e l’esigenza di un nuovo visto si faceva incombente anche perché noi viaggiamo per vacanze, per visita alla famiglia e per lavoro, fiere, appuntamenti con rappresentanti etc, etc ,etc, , mi reco dalla segretaria sul pisello del viceconsolato , le chiedo se per caso si è sbloccato qualcosa al Consolato Italiano,le spiego che comunque non esiste che mio marito debba prendere i visti presso i Francesi quando io sono italiana e siamo sposati da più di 6 anni ,mi risponde con il suo solito : ci sei o ci fai ? candidamente : Bè! Se non volete rivolgervi dai Francesi, ci sono anche gli Spagnoli che rilasciano visti in giornata , bene Holà : (gli spagnoli fanno il lavoro al posto degli italiani) Optiamo per il Consolato Francese ,ci è piaciuta tantissimo la musica classica, appuntamento per il giorno dopo, depositiamo i documenti la mattina, il pomeriggio visto pronto di 4 mesi categoria famiglia/UE EEE gratuito.
Grazie per l’attenzione, l´Inkazzata
Ora noi ribadiamo che non è compito nostro fare giustizia, ma che è giusto dare spazio a queste incresciose situazioni di cui sono protagonisti cittadini italiani. Non crediamo che tutte le rappresentanze all’estero si muovano su binari di questo tenore, ma chiediamo alle autorità preposte che prendano posizione, che facciano luce, perché altrimenti è lecito pensare che, a fronte di tante denunce, l’omertà sia connivenza.
Per quanto ci riguarda ci limitiamo a sottolineare che il nostro dovere di informare è assolto e lo sarà sempre perché la trasparenza e la democrazia non rimangano delle parole vuote e perché da italiani ci vergogniamo profondamente di fronte a questi casi di ingiustizia dimenticati o invisibili ai più. intanto sempre dal Marocco ci é arrivata una segnalazione riguardo fondi della comunità europea corsi d’italiano per extracomunitari analfabeti con contratti di lavoro di 3 mesi venduti per andare in Italia, lotti di terreno acquistati a prezzi stracciati e chissà cos’altro c’è sotto, è un lavoro immenso fondato spesso su deduzioni, ma forse con il tempo le cose piano piano verranno a galla, sperando che qualcuno che sa ci invii i dettagli.