Al giorno d’oggi sono davvero poche le cose che riescono a farmi scendere una lacrima ma devo dire che ieri sera mi sono molto commossa.
Una mia amica mi ha avvisato che Real Time avrebbe mandato in onda un nuovo programma : Di Fatto Famiglie. Chi mi conosce sa che non mi sono mai risparmiata nel difendere i diritti delle unioni civili e ogni tipo di coppia : etero, gay, miste etc.
Qualche giorno fa ero in treno e mi ha colpita una frase : “qualunque cosa fai se vuoi che rimanga devi suscitare un’emozione...” ecco io credo che gli autori di Real Time ci siano riusciti in pieno.
Inutile dire che la mia attenzione si sia concentrata molto di più sulla prima coppia quella formata da Simone e Roberto .. perchè mi è arrivata quell’emozione di cui vi parlavo. Tralasciando i dettagli della storia, ciò che ho amato di loro due è “il vivere” quel preciso momento e il “viversi” che appartiene solo a chi realmente si ama.
Chi avrebbe potuto mettere in dubbio che non sarebbero stati buoni genitori? Chi può affermare che essere gay è l’elemento principale per non essere buoni genitori, per essere dei delinquenti, degli stupratori di bambini. Io ho visto semplicemente due persone che si amano, due persone che hanno deciso di trascorrere la loro vita insieme, di creare ciò che in questo paese gli è ancora negato : una famiglia. Io personalmente ammiro queste persone perchè hanno una forza e coraggio che neanche gli stupidi manifestanti hanno con tanto di striscione “family day: la famiglia è composta da un padre e una madre “
Ciò che tutti dovrebbero capire che l’amore per i figli è qualcosa che va oltre le proprie abitudini sessuali: i figli sono la proiezione di noi stessi e in loro noi stessi ci annulliamo. Non sarà la mia preferenza per uomini o donne a mutare l’amore per i miei figli e so che se avessi dovuto scegliere tra la famiglia tradizionale, basata sui soliti luoghi comuni,o avere una famiglia con due genitori gay,che mi avessero riempito d’amore, non ci avrei riflettuto due volte : sarei voluta nascere, crescere, maturare lì dove qualcuno mi avesse insegnato ad amare senza alcuna distinzione..
Infine questo programma affronta molto bene il discorso dell’utero in affitto e della fecondazione eterologa. Anche qui i soliti pregiudizi dilagano..
A causa di questo stato bigotto e chiuso non è possibile per una coppia gay adottare un bambino. Ora io mi chiedo : perchè un’istituzione deve decidere per la mia felicità? Chi di noi non desidera diventare genitore? stringere a se un figlio? Bisogna in primis smettere di pensare che essere gay sia una colpa: se sei gay te la tieni questa cosa e la pagherai non potendo diventare genitore. Ma chi lo dice ??? Ognuno ha il sacrosanto diritto di essere padre o madre e se lo stato dove vivo non me lo permette allora me ne vado in un altro paese! E scusatemi non mi venite a dire : no un gay non può essere un bravo genitore se il mondo è pieno di coppie che si sbattono piatti in faccia dalla mattina alla sera, che si picchiano, che si insultano.
Spesso ho sentito dire: non sono d’accordo con l’utero in affitto. Certo è facile parlare quando già si son avute 3 gravidanze e quindi si è riuscita a soddisfare tutti i propri desideri di maternità. E se non avreste potuto avere figli? Se qualcuno vi avesse detto: no qui non puoi adottare nessun figlio… cosa avreste fatto??
I gay non hanno bisogno di essere accettati: in questo mondo c’è solo bisogno di più amore e meno pregiudizi . Se tutti noi iniziassimo a pensare che siamo tutti uguali, che il bianco non è migliore del nero, che l’etero non è un migliore genitore di quanto non possa esserlo un gay, che l’amore è sempre e solo uno : una sola faccia senza distinzione di sessualità, colore e religione.
Vi invito tutti a vedere questo programma : un arricchimento non solo culturale ma sentimentale .