Coloro che ami rimangono per sempre impressi nel tuo cuore
January 24, 2016
Di Fatto Famiglie.
February 1, 2016

12625781_1008194895911889_791646106_nFin da bambina conosco delle persone che hanno un genitore italiano e l’altro straniero, così mi sono sempre detta “chissà come dev’essere bello essere fidanzati o sposati con uno straniero…” Ma non potevo immaginare quello che la vita aveva in serbo per me… ho dovuo compiere i vent’anni, era maggio 2014. Sono diventata amica su Facebook con questo ragazzo: era distante 923 km da me, io a Parigi e lui a Ajaccio, in Corsica. Ci univano solo tanti gusti in comune, film, musica, e un carattere spiritoso. Finito l’anno accademico a fine maggio sono rientrata dai miei genitori e per tutto il mese di giugno 2014 ci siamo parlati così come capitava. Poi a luglio mi ha chiesto di andarlo a trovare. Ovviamente mia madre non me l’ha permesso, sia io che Jean-Baptiste lo capivamo, ma ci eravamo rimasti molto male. L’ho detto a mia madre che, un po’ sfidandomi, mi ha detto “chiede a una ragazza di andare da lui? Ma che venga qui!” Come mi ha detto mamma molto piú tardi, era convinta che lui sarebbe sparito una volta sentita la mia proposta…. Penso che sia stato durante il mese di luglio che io ho capito che questo ragazzo corso dagli occhi chiarissimi stava diventando molto importante nella mia vita. Ci parlavamo tutti i giorni, discutendo veramente del più e del meno, io attendevo con ansia il 9 agosto, il giorno in cui sarebbe arrivato a Milano Centrale per passare una settimana con me, anche se non a casa mia. Ora come ora, l’11 febbraio sarà un anno e mezzo12607114_1008194915911887_1129666510_n d’amore, sono talmente grata alla vita e alle circostanze per averlo portato fra le mie braccia. Con lui ho trovato l’amore che ho sempre sognato, scoperto un posto e una “belle famille” meravigliosi. A tutte le donne che sono sole o che vivono sempre delle storie che finiscono male: aspettate, tutto ha un senso. C’é qualcuno che vi aspetta…magari nel vostro paese, magari in un altro, magari su un’isola in pieno Mediterraneo, com’é successo a me. (Trasferimento ufficiale a Ajaccio: giugno 2016, appena dopo la fine del mio corso di studi)

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