Quando ho saputo che Alessandra avrebbe partecipato ai “colori dell’amore” la prima cosa che ho esclamato è stata : Alessandra ha un padre fantastico!
Ho conosciuto Alessandra un po’ di tempo fa . Una mattina di Marzo dell’anno scorso ho ricevuto una mail da una ragazza di nome Alessandra, Viveva in provincia di Frosinone ma era appena tornata dalla Tanzania dove aveva avuto qualche esperienza lavorativa e aveva conosciuto la persona che le aveva sconvolto la vita : appunto Mali. Ma le cose in quel momento non andavano davvero molto bene per lei perché un visto la teneva lontana dal padre di suo figlio. Alessandra aveva scoperto di essere incinta ma la richiesta del visto per lei e Mali era diventata davvero un inferno.
E’ stato in quel periodo che ho approfondito la mia conoscenza con Lei. Una ragazza senza alcun filtro. Alessandra è davvero così come la vedete : nessuna finzione e con una grande spontaneità e naturalezza. Non finge di essere qualcun altra e anche la sua relazione con Mali non l’ha mai cambiata : ha conservato dentro di se la sua “ciociarità” . Lei è così : cotto e mangiato… niente forzature.
Dopo qualche settimana, ricevo un’altra mail di Alessandra e con mio grande stupore mi dice che suo padre si era recato proprio in Tanzania per aiutare Mali nella preparazione dei documenti.
Ho rivisto il padre di Alessandra domenica sera su Real Time e, devo essere sincera, non mi ha sorpresa nel senso che già sapevo che era un padre speciale.
Ho sempre pensato che la più grande fortuna di Alessandra (prima di incontrare Mali) è stata proprio quella di avere un padre come il suo. Nella trasmissione Lui, ma anche Lei, afferma che l’ inizio non è stato davvero facile in quanto non era davvero contento della situazione che la figlia stava vivendo: incinta e con un compagno lontano e per di più di una cultura che davvero è lontana anni luce dalla nostra. Non mi stupisce infatti che in un primo momento abbia proposto alla figlia di non continuare quella relazione e che comunque si sarebbe preso lui carico del nipote: ma fate attenzione non per una questione di “puro pregiudizio” ma perché attraverso le sue parole si può realmente comprendere che era seriamente preoccupato per il futuro della figlia : chi non lo sarebbe stato?
Ma poi le cose cambiano e lui parte per la Tanzania. Ecco io ho una foto che Alessandra mi inviò di quel viaggio dove ci sono Mali e il suocero e una vista spettacolare che se vorrà vi mostrerà Lei. Quando ho visto quella foto mi sono realmente resa conto di quanto l’amore di un padre per una figlia non conosca limiti … Lui è partito per un viaggio così lungo e lontano, per andare in un posto dove forse mai si sarebbe sognato di andare solo ed esclusivamente per la figlia: per la felicità della figlia. Quale padre lo avrebbe fatto? Abbiamo esempi di genitori che pongono i loro figli davanti strazianti scelte o che addirittura chiudono rapporti di sangue solo perché alla fine non condividono la scelta dei figli.
Ebbene in questo caso addirittura Lui è andato in Tanzania con lo scopo di portare Mali qui in Italia.
Durante la trasmissione ammette che aveva altre prospettive per la figlia ma che comunque questo non gli ha impedito di guardare oltre. Vi immaginate cosa gli sarà passato per la testa in un’ Italia che anche con una laurea e un post lauream non trovi un lavoro un decente?
Vedete, io davvero non posso essere che piena di ammirazione per un padre così. Perché quando l’ho visto accompagnare Mali a Valmontone per la scelta del vestito, mi sono resa conto che la stessa fortuna che aveva avuto Alessandra, ora l’aveva anche Mali. Mi spiego. Trovare una persona che si prende così cura di te, che va oltre le sue preoccupazioni di padre, che ha accettato di intraprendere questo lungo viaggio per amore della figlia, non è cosa di tutti i giorni.
Compito di un padre e più in generale di tutti i genitori, non dovrebbe essere quello di ostacolare i figli ma quello di guidarli.. Essere un genitore di un figlio che decide di sposare uno straniero, credetemi non è semplice. Non pensando al lato puramente pregiudiziale ( che è presente in alcune situazioni) alla fine si diventa genitori della coppia perché la maggior parte delle volte i genitori di uno dei due sono lontani. E il padre di Alessandra davvero fa questo a meraviglia. Oltre ad essere una persona davvero intelligente e con un certo background culturale, ha avuto e ancora ora ha la sensibilità di capire la figlia . Ma, non credo sia il genere di padre che sbuccia cipolle al tavolo della cucina con la figlia, nel senso che si vede che è un punto di riferimento per Lei e che comunque andrà “lui ci sarà sempre”.
Sono questi i messaggi positivi per tutte le coppie miste e in questo faccio i miei complimenti alla Sig. ra Nadia Forini per essere riuscita a trasmettere un messaggio così importante : spesso le coppie miste sono un po’ “orfane” di genitori perché per tutta una serie di motivi si creano situazioni difficili e pesanti e si lasciano davvero i figli abbandonati a se stessi. Io credo invece che ognuno di noi non smetta mai di essere figlio e non smetterà mai di aver bisogno del sostegno dei propri genitori.
“Qualunque cosa fai se vuoi che rimanga devi suscitare un’emozione..” ecco io credo che gli autori di Real Time ci siano riusciti in pieno e abbiano insegnato ai padri ad essere più padri anche quando i figli saranno adulti e ai figli a conservare dentro di se quello spirito di “figlio” che con il passare del tempo si tende a dimenticare.