Qualche anno fa ho sentito questa storia che in verità mi ha molto toccata e anche intristita.
La storia è quella di Nizar e Winny :
Nizar e Winny si erano conosciuti in Grecia mentre lei era in vacanza e lui lavorava in un villaggio turistico. Dopo il matrimonio, si sono trasferiti a vivere in Tunisia. Lei – 23 anni – rimane incinta e intanto scoppia la rivoluzione dei gelsomini. Col passaporto olandese si può partire, con quello tunisino no. La burocrazia li separa, lei torna in Olanda. Per Nizar – dopo il rifiuto del consolato – l’unica via è il solito barcone per Lampedusa, quindi il trasferimento nella tendopoli messa su a Trapani Kinisia. Medici Senza Frontiere ne aveva chiesto l’immediata chiusura: “Manca l’elettricità, le condizioni igieniche sono pessime e l’accesso all’acqua saltuario”. Lei va da Eindohven fino in Sicilia, ma non possono ripartire insieme. Anzi, non possono neppure vedersi. L’unico modo per stare insieme è una fuga di poche ore, prima che lui venga catturato e lei sia minacciata di una denuncia per favoreggiamento. “L’Italia tiene suo marito tunisino in una tendopoli” è il surreale titolo che un giornale olandese dedica a Winny.
Quando il caso è ormai conosciuto internazionalmente, il tribunale di Agrigento ammette che l’espulsione è illegittima: Nizar può circolare liberamente perché è sposato con una cittadina comunitaria.
Le coppie miste sono una realtà che la legge ostacola in tutti i modi. Sono tante le storie di tunisini costretti a raggiungere la fidanzata o la moglie rischiando la vita in mare dopo il rifiuto del visto. Sono tante le coppie che ogni giorno sono alla ricerca di un modo, una strada, uno stretagemma per riuscire a vivere con la persona amata. Mi sono trovata innumerevoli volte a testimoniare il comportamento chiuso e ignorante di funzionari di ambasciata : alla richiesta di un visto la risposta di rito è : rischio di immigrazione clandestina.
Ma la legge e la burocrazia non dovrebbero garantire l’unione familiare intesa come unione di due persone che si amano e che hanno intenzione di trascorrere la propria vita insieme??
Ho conosciuto tante coppie miste che nei vari uffici visti sono stati derisi o addirittura invitati a recarsi in altre ambasciate : tanto il visto rilasciato è Shengen. Ebbene : io penso che alla base di tutto questo ci sia un profondo razzismo come se si volesse comunque dare un messaggio: tuo marito è extra eu ? allora dimenticati il visto!
Poi siamo chiari, l’immigrazione clandestina non è di certo la possibilità di vivere insieme al proprio marito / moglie … qui in Italia siamo abituati ad un’immigrazione clandestina diversa: io credo sia solo una motivazione senza nessuna base e nessuna spiegazione e gli impiegati sono lì pagati DA NOI ITALIANI non per rispondere :fate ricorso al Tar o perchè siano i proprietari dei visti ma per COADIUVARE con il paese affinchè siano prese scelte giuste.