34 anni, giapponese, in Italia dal 2006. Studia moda a Tokyo, Londra e Parigi. Nel 2006 arriva in Sardegna per lavorare dallo stilista Antonio Marras, ora è a Milano: lei e il compagno hanno lanciato la loro linea di moda Coinonia (coinonia.com)
LUI. 36 anni, coreano, in Italia dal 2002 per affermarsi nella moda. Anche lui ha lavorato da Marras.
L’incontro. Ad Alghero, sul lavoro. «Io mi sono innamorato subito» confessa lui «e una sera, a cena, mi sono dichiarato». «Ho fatto un balzo indietro» ride lei «per me era solo un amico. Un giorno l’ho visto ricamare su una camicia una donnina e un omino da cui partiva la freccia “senso unico”. E ho pensato che in fondo non era a senso unico…». Tra loro parlano in italiano.
Ti presento i miei. Fra coreani e giapponesi non corre storicamente buon sangue: «I miei» dice lei «temevano che sarei stata trattata male a Seul, quando sono andata a conoscere i suoi. Invece è andata benissimo. Come per lui a casa mia».
Lei dice di lui. «È pacato, cucina benissimo, ma è un testone come tutti i coreani. Sai, noi diciamo che i coreani sono i napoletani dell’estremo Oriente».
Lui dice di lei. «È perfetta. Le giapponesi sono belle, moderne. E con lei posso condividere i miei sogni nella moda, lavoro e vita privata si intersecano».
Il matrimonio. Si sono sposati tre volte: due anni fa al Comune di Alghero, a Tokyo (lei indossava un abito di Marras) e a Seul. «Quasi quasi ne facciamo un quarto: ci siamo troppo divertiti».