LAURA è nata a Padova e ha 63 anni. È stata architetto e ora lavora con il marito nella Federazione di karate italiana.
MASARU è nato in Giappone e ha 75 anni. È Maestro di Karate e pioniere della disciplina in Italia. Masaru, di famiglia nobile, si è laureato in Economia e Commercio in Giappone. Si è trasferito in Inghilterra, dove ha lavorato in un’azienda di import export per anni, ma appassionato di karate ha deciso di mollare il lavoro “da scrivania” e di trasferirsi in Italia dove la curiosità per le arti marziali ha cominciato a prendere piede anni fa. Masaru si può considerare il pioniere del karate in Italia.
Laura e Masaru si sono conosciuti in Svizzera nel 1974, sulle piste da sci. Lei era con delle sue amiche e lui con un collega giapponese. Rimasti bloccati in un rifugio in montagna, si sono conosciuti durante l’attesa e Laura fu subito incuriosita dai modi di fare di quell’elegante uomo giapponese. Rimasero quindi in contatto, anche perchè lei era una karateka e andava spesso a vedere le gare a Torino dove insegnava e viveva Masaru. L’amore scatta a Spoleto e si sposano nel settembre del 1975, con ben 3 matrimoni: uno con rito cattolico in due lingue nella basilica di Sant’Ambrogio, un altro al consolato giapponese di Milano e l’ultimo in abiti tipici in Giappone a Tokyo. Inizialmente vivono a Torino, poi si trasferiscono in provincia di Varese. Nel 1976 nasce la loro figlia Sayuri, oggi Laura e Masaru sono ormai sposati da 39 anni.
L’impressione che si ha di Laura è quello di una donna colta, decisa e intelligente. Di una gran bellezza di cui il marito un pò si fa vanto e un pò dolcemente la schernisce, Laura non ha mezze misure per definire il suo amore per il marito che, come sempre è andato aldilà delle aspettative di suo padre, e dice:
“La decisone nostra di sposarci è stata dettata dal voler far capire esattamente la solidità del nostro legame e l’anno dopo è nata Sayuri ed è stata questa la decisione di essere assolutamente risolutivi.. Noi diventeremo una cosa sola: Sayuri”
“Ma veramente non credevo quaranta anni così è passato proprio veloce .. sembrava dieci, 15 anni..a me è così …”
Laura e Masaru hanno ritmi, tempi e direzioni diversi e non si obbligano a seguirsi l’un l’altro . La cultura Giapponese di Masaru non ha festeggiamenti : compleanni, onomastici ma è ispirata alla privacy e per Laura non è un problema: eccetto l’anniversario di 40 anni insieme.
Laura condivide con il marito le sue passioni e ne trae anche lei stessa benefici per la sua vita . D’ altro canto il marito non nasconde che la moglie si prende cura di lui in tutto e per tutto : Lui si occupa dei pesci, del cane e del giardino.
Si completano l’un l’altro : lei si occupa dell’amministrazione e lui delle passioni. Lei dei lati più pratici della quotidianità e lui di quelli per così dire più spirituali. Ognuno ha il suo ruolo : è questo il segreto per un’ unione felice che dura ormai da quaranta anni.
Alla festa per i 40 anni di matrimonio Laura indossa un kimono bellissimo. Racconta il suo primo incontro con la famiglia giapponese di Masaru e quando lei non nasconde di essere in profondo imbarazzo, Masaru le da un consiglio:
Tu fare come normale .
Non posso nascondere di essermi commossa quando Laura dice:
Quaranta anni lo segna il calendario ma potrebbero essere cento o venti e tutto sommato siamo talmente fusi che quando lui mi dice tu sei un pezzo di me e io dico : eh si è vero! Abbiamo una base comune anche se veniamo da due mentalità, da due culture differenti. Non si può cambiare l’altro non si può obbligare l’altro a diventare uguale… è questo il segreto. Si crea un fenomeno che forse agli inizi non era così evidente ma dopo quaranta anni si capisce il completarsi che senso ha ..
Infine Laura fa un augurio che io condivido e faccio a tutte le coppie miste:
Regalatevi il meglio della vostra cultura e delle vostre tradizioni. .. passerà forse anche qualche tempesta ma non importa.. non finite mai la giornata senza un sorriso o un bacio anche dopo quaranta anni.